Il Fucino visto dallo spazio

Un'immagine scattata dallo spazio rivela che la piana del Fucino è la valle più fertile d’IItalia.

Il caffè se inquina che piacere è?

E mentre le pubblicità ci raccontano di aromi sensuali e di luoghi di degustazione simili a boutique francesi, non ci rendiamo conto che preferendo la capsula alla moka non solo paghiamo un caffè 7 volte di più, ma contribuiamo ad inquinare l’ambiente.

La forza dell'uomo è nella verità

Alcuni vorranno toglierci la parola: il manganello può sostituire il dialogo, ma le parole non perderanno mai il loro potere, perchè esse sono il mezzo per giungere al significato e, per coloro che vorranno ascoltare, sono l'affermazione della verità.

PIL:una misura di sviluppo?

Ho sempre pensato che sviluppo e benessere inteso come qualità della vita andassero di pari passo...dunque il PIL è utile nella valutazione della qualità della vita?

venerdì 23 gennaio 2009

Gestire una riserva naturale

La Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF delle Gole del Sagittario (AQ), in collaborazione con WWF Abruzzo,Comune di Anversa degli Abruzzi, Centro di Educazione Ambientale Gole del Sagittario, Giardino Botanico Regionale "Gole del Sagittario", Istituto Abruzzese per le Aree Protette WWF, organizza il corso GESTIRE UNA RISERVA NATURALE DI INTERESSE EUROPEO: dalle attività quotidiane alle strategie di conservazione

Periodo e sede: tre fine-settimana di Febbraio 2009 – Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF "Gole del Sagittario" - Anversa degli Abruzzi (AQ)

La Riserva: la Riserva Gole del Sagittario, oasi del WWF da 17 anni, Riserva naturale Regionale da 11 e Sito di Interesse Comunitario, organizza un seminario della durata complessiva di 36 ore in tre fine-settimana di febbraio 2009 per studiare i modelli di gestione di una riserva naturale, affrontando i temi della gestione quotidiana di un'area protetta di interesse internazionale e delle strategie di conservazione di medio e lungo periodo.
La Riserva ospita decine di specie ed habitat protetti dall'Unione Europea, un CEA e un Giardino Botanico riconosciuti a livello regionale, il Parco Letterario D'Annunzio. Ha convenzioni con l'Università, Corpo Forestale dello Stato e centri di ricerca. Il paese di Anversa è nel club dei Borghi più Belli d'Italia promosso dall'ANCI.

A chi è rivolto: il corso è rivolto a 25 tecnici del settore (agronomi, architetti, naturalisti, biologi, pianificatori, tecnici della sostenibilità ecc.), laureandi e neolaureati

Attestato: alla fine del seminario sarà consegnato un attestato di partecipazione a chi avrà seguito almeno l'80% delle ore del seminario.

Termine iscrizioni: 10 Febbraio 2009

Contributo: per partecipare al seminario è previsto un contributo per la copertura delle spese vive di 40 euro per i partecipanti già iscritti al WWF e di 70 euro compresa quota di iscrizione al WWF per i non iscritti. Il contributo verrà versato al momento dell'accettazione.

Per informazioni
Ufficio Riserva Naturale "Gole del Sagittario"
Tel. 0864/49587 fax: 0864/49030 referente segreteria: Manuela Speranza
cell. 3208362735
e-mail: golesagittario@interfree.it
WEB: http://www.comune.anversa.aq.it/ www.visitanversa.it

PROGRAMMA

Modulo "STRATEGIE, POLITICHE ED AMMINISTRAZIONE"
Venerdì 13 e sabato 14 febbraio 2009

Augusto De Sanctis, coordinatore Oasi WWF Abruzzo
Tutelare la Natura e relazioni tra Regione, Comuni, Associazioni, Piante ed Animali.
13 febbraio 2009 / h 15:30 – 19:30
Fabio Vallarola, Consigliere Associazione Italiana Direttori Aree Protette
Stato dell'arte nelle aree protette italiane: tra cementificazioni e successi.
14 febbraio 2009 / h 9:30 – 11:30
Massimo Pellegrini, Naturalista, Regione Abruzzo
Politica Agricola e Comunitaria, bandi e regolamenti: aiutare o disfare la biodiversità?
14 febbraio 2009 / h 11:30 – 13:30
Filomena Ricci, Direttore Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF Gole del Sagittario
Gestione quotidiana di una Riserva: tra determine, delibere e censimenti.
14 febbraio 2009 / h 15:30 – 19:30

Modulo "RICERCA E PIANIFICAZIONE"
Venerdì 20 e sabato 21 febbraio 2009

Serena Ciabò, Università di L'Aquila
Biopermeabilità e qualità ambientale in un'area protetta.
20 febbraio 2009 / h 15:30 – 19:30
Attilio di Giustino, Direttore del Giardino Botanico delle Gole del Sagittario
Gestire un giardino botanico in una riserva.
21 febbraio 2009 / h 9:30 – 11:30
Piero Rovigatti, Professore di Urbanistica, Università di Chieti – Pescara
L'esperienza del Piano di recupero di una parte del Borgo di Anversa degli Abruzzi.
21 febbraio 2009 / h 11:30 – 13:30
Diana Galassi, Professoressa Università di L'Aquila
Sessant'anni a secco: la storia del ripristino del Minimo Deflusso Vitale del Fiume Sagittario.
21 febbraio 2009 / h 15:30 – 19:30

Modulo "UNA RISERVA NELLE COMUNITÁ"
Venerdì 27 e sabato 28 febbraio 2009

David Belfiori, Direttore Riserva Naturale Regionale RipaBianca di Jesi (An)
Restauro ambientale, agricoltura sostenibile e partecipazione della popolazione
27 febbraio 2009 / h 15:30 – 19:30
Adriano De Ascentiis, Direttore Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF "Calanchi di Atri"
Coinvolgere agricoltori e bambini sul rischio idrogeologico e sulla biodiversità agraria in una riserva.
28 febbraio 2009 / h 9:30 – 11:30
Luciano Sammarone, Corpo Forestale dello Stato
Recinti, radiolari e pollai: l'orso bruno tra guai e turisti.
28 febbraio 2009 / h 11:30 – 13:30
Francesca Greco, Consulente Politiche Internazionali
Una riserva accoglie i Volontari Europei: opportunità e criticità dei progetti comunitari.
28 febbraio 2009 / h 15:30 – 19:30

lunedì 12 gennaio 2009

L'energia delle alghe

Nel mondo dei maghi esiste l'alga branchia, che una volta ingerita fa spuntare due grosse branchie al giovane Harry Potter consentendogli di nuotare sotto l'acqua. Nel mondo reale invece l'alga ha il potere di produrre energia. L'ultima novità in tema di energia verde e rinnovabile arriva dal mare: si tratta delle alghe di cui si nutrono normalmente i pesci; queste sono talmente piccole nelle dimensioni (5 micron) da essere invisibili ad occhio nudo, ma raccolte in grandi quantità si presentano come un fango verdastro da cui, una volta essiccato, si può estrarre fino al 50% di grassi combustibili. In Italia è stata l'Enea a condurre i primi esperimenti: dagli studi condotti è venuto fuori che le alghe rendono in termini energetici 4 volte più della canna da zucchero, 10 volte più dell'olio di palma e fino a 45 volte più dell'olio di colza. Gli studi evidenziano la produzione di 30 tonnellate di biodiesel per ogni ettaro coltivato ad alghe a fronte delle sei prodotte da una pari estensione coltivata a palma da olio e di una sola tonnellata ottenuta coltivando la colza. Le statistiche riportano che per soddisfare il fabbisogno nazionale di oli combustibili sarebbe necessaria una quantità di terreno pari a due volte e mezzo l'Italia, al contrario, con le alghe in questione si può produrre la stessa quantità di energia occupando solo frazioni di terreni marginali e incolti. Questo è un altro aspetto da non sottovalutare: infatti le alghe riescono a crescere anche in condizioni climatiche avverse. Per quanto riguarda la temuta CO2, il processo di crescita delle alghe non ne produce affatto, al contrario ne assorbe grandi quantità; a differenza degli impianti nucleari le alghe non producono scorie tossiche, tutt'altro, dai residui vegetali si può persino produrre idrogeno. Dopo la spremitura delle alghe (per ricavane i grassi combustibili) restano gli scarti vegetali: dalla fermentazione battrica di un metro cubo di tali scarti si possono produrre fino a 5 metri cubi di idrogeno al giorno. E' chiaro che gli studi stanno andando avanti, gli esperti dell' ENEA stanno cercando di identificare la specie più idonea per uso energetico e i biologi cercano di mettere appunto delle tecniche che inducano una crescita più rapida e un maggior contenuto di lipidi.
La scoperta non è di poco conto, sopratutto se pensiamo alla sfrenata corsa alla ricerca dell' energia pulita che ha portato ad allarmare persino le Nazioni Unite le quali denunciano che il biofuel compete con la sopravvivenza del pianeta; basta pensare al forte aumento dei prezzi di beni di prima necessità come il pane e lo zucchero ma anche all'impoverimento della biodiversità e dei terreni adibiti a monocoltura.
L'idea è buona anzi ottima: le alghe crescono rapidamente, non hanno impatto ambientale sull'ambiente e sono più economiche del petrolio. Qualcuno sta già cogliendo la palla al balzo: la Shell ha scommesso su un grosso impianto situato nelle Hawaii proprio per la coltivazione di alghe e sembra che anche Stati Uniti e Cina ci stiano facendo un pensierino

Fonte: - Alessandra Viola
- L'Espresso

Autore disegno: La Rospa; Titolo: Riccioli di Piante

sabato 10 gennaio 2009

Un sms ...e luce fu!

Poco fa ero comodamente seduta alla tavola da pranzo con i miei genitori, e come consuetudine ascoltavamo il tg dare le sue notizie: una delle ultime passate in rassegna è stata quella di una iniziativa a favore dell'ambiente e del risparmio energetico intrapresa da un paese in Germania. Dieter Grote, un abitante di Lemgo (Nord Reno-Westfalia), ha ideato insieme al Comune della città un sistema che permette di accendere i lampioni di una determinata via semplicemente inviando un sms a un computer centrale. Praticamente alle ore 23.00 la luce dei lampioni nelle strade periferiche o a minor percorrenza viene spenta: chi deve percorrere tale strada, dopo l'orario stabilito, invia un sms che costa 50 centesimi di euro ed i lampioni magicamente si accendono e restano tali per 15 minuti, cioé il tempo necessario all'utente per percorrere la strada. Il servizio viene offerto dalla società 'Dial4Light'. Sembra che grazie a questa iniziativa la cittadinanza di Legmo abbia risparmiato fino a 70.000€ in elettricità, sarei però curiosa di sapere quanto hanno speso in sms e quanto la società abbia incassato.
Non vorrei sembrare polemica, ma questa più che una iniziativa a favore dell'ambiente, mi sembra una iniziativa contro la crisi economica. Il che forse potrebbe anche venir condiviso da alcuni, ma vi assicuro che mi è difficile accettare l'idea che io cittadino non solo pago le tasse per avere dei servizi ma devo anche pagare un di più per avere sempre gli stessi servizi: 50 centisimi di euro per un sms che mi permette di percorre una strada, non è poco! Lodevole il volere risparmiare energia, ma avrei optato per altre soluzioni gestite interamente dall'amministrazione comunale: magari avrei dotato i lampioni di fotocellule disposte in punti strategici, che al passaggio della persona fanno accendere la luce: senza contare poi che forse sarebbe anche il caso di illuminare le strade con luci a LED che consentono di risparmiare, a parità di luce emessa, fino all’80% di energia elettrica rispetto a una normale lampada a incandescenza, e hanno un tempo di vita che può arrivare fino a 100.000 ore, contro le 1.000 di una lampadina ad incandescenza e le 10.000 di una lampada a fluorescenza.
Comunque sembra che gran parte dei cittadini siano soddisfatti di questa iniziativa e che anche altri comuni tedeschi abbiano intenzione di aderire...
Non so che dire io non vi trovo nulla di entusiasmante...ma si sa
de gustibus non disputandum esse!

venerdì 9 gennaio 2009

Nucleare? NO Grazie

Amory Lovins è un tecno-ambientalista del Rocky Mountain Institute, anni fa inventò il Capitalismo Naturale ed è uno di quelli che sostengono da anni che rendersi indipendenti dal petrolio è possibile senza dover ricorrere al nucleare.
A tutti quelli che sostengono che il nucleare non sia dannoso, pulito e che possa servire a risolvere i problemi , Amory Lovins risponde: "e chi lo paga il nucelare? Nessun privato al mondo è disposto a tirare fuori soldi per questa fonte, che tra le tante si è rivelata la più costosa. Persino Wall Street non si è mai interessata al nucelare, e questo perchè costruire gli impianti, metterli in funzione e mantenerli richiede un enorme sforzo economico" -Amory aggiunge-"dei 132 impianti realizzati negli USA, il 48% è stato chiuso da tempo per problemi di costi o di funzionamento. Anche quelli attualmente in funzione ogni 17 mesi chiudono per circa 40 giorni sia per manutenzione che per ricaricarsi di carburante (uranio). Tralasciando il discorso non poco importante delle scorie nucleari e del loro smaltimento, si può affermare con certezza che in un libero mercato il nucleare non esisterebbe. Infatti negli Stati Uniti l'atomo viene pagato 5 centesimi di dollaro a chilowattora e ogni anno il Congresso, su spinta di G.Bush, chiede un aumento dei sussidi: solo nel 2008 sono stati chiesti 30 miliardi di dollari".
Nel 2007 Cina, Spagna e Stati Uniti hanno generato più elettricità con l'eolico che con il nucleare in tutto il mondo. Questo dovrebbe farci riflettere e, guardando al solo aspetto economico, forse è il caso di dire che il mercato crede molto di più alle rinnovabili. Il solare, l'eolico e in generale tutte le fonti energetiche definite dall'"Economist" come micropower oggi forniscono un sesto dell'elelettrictà mondiale. Investire in questi piccoli impianti è molto meno rischioso ed è più affidabile che investire negli impianti termici siano essi nucleari o alimentati da altro combustibile.

Fonte: Corriere della Sera; Gaia